Il complesso Somma-Vesuvio visto da Sarno |
“ Rischio Vesuvio : Zona
Rossa, Zona Gialla e Zona Blu” di MalKo
I lettori che seguono le vicende del piano di emergenza Vesuvio,
oramai hanno imparato a conoscere la classificazione delle varie zone a rischio
che caratterizzano i territori intorno al vulcano quiescente. L’area vesuviana e con essa
il comprensorio su cui possono abbattersi i fenomeni vulcanici è molto vasta:
comprende più province con un’ampiezza ovviamente misurata e rapportata
all’intensità di un’eruzione sub
pliniana, che è quella campione proposta negli
scenari di riferimento dall'Osservatorio Vesuviano (INGV-OV) quale centro di competenza. L'importante documento è stato poi vagliato e accettato dalla Commissione Grandi Rischi (CGR) che ha introdotto la linea Gurioli, e quindi alla fine il compendio scientifico è stato adottato dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC).
L’attuale situazione prevede una zona rossa, composta da 25 comuni, i cui 700.000 abitanti, qualora dovessero innalzarsi i livelli di allerta vulcanica (oggi base), dovranno evacuare. Lo start lo darebbe il Dipartimento della Protezione Civile che, avvertito dall'ente di sorveglianza (Osservatorio Vesuviano) e sentito la Commissione Grandi Rischi e la Presidenza del Consiglio, diramerebbe l’allarme.
Facciamo notare che i comuni di Napoli,
Pomigliano d’Arco e Nola, hanno ceduto al perimetro scarlatto
non tutto il territorio di pertinenza ma, rispettivamente, solo una parte dei
tre quartieri orientali, un’enclave ricadente all’interno del tenimento di
Sant’Anastasia e una misurata porzione del nolano racchiusa tra la linea di confine con Ottaviano e la località Piazzolla di Nola.
I comuni di seguito elencati sono quelli che ricadono in Zona Rossa:
* BOSCOREALE
|
* POMPEI
|
* BOSCOTRECASE
|
* PORTICI
|
* CERCOLA
|
* SAN GENNARO VESUVIANO
|
* ERCOLANO
|
* SAN GIORGIO A CREMANO
|
* MASSA DI SOMMA
|
* SAN GIUSEPPE VESUVIANO
|
* * NAPOLI - BARRA
|
* SAN SEBASTIANO AL VESUVIO
|
* * NAPOLI - PONTICELLI
|
* SANT’ANASTASIA
|
* * NAPOLI - SAN GIOVANNI A TED.
|
* SCAFATI
|
* * NOLA
|
* SOMMA VESUVIANA
|
* OTTAVIANO
|
* TERZIGNO
|
* PALMA CAMPANIA
|
* TORRE ANNUNZIATA
|
* POGGIOMARINO
|
* TORRE DEL GRECO
|
* POLLENA TROCCHIA
|
* TRECASE
|
* *POMIGLIANO D’ARCO (ENCLAVE)
|
Nella tabella appena proposta si notano alcuni asterischi:
* quello rosso sott’intende che quel comune è in zona rossa o comunque e a prescindere dalla differenziazione R1 o
R2 sancita dai nuovi scenari, deve evacuare in caso di allarme.
** Gli asterischi
rosso e giallo affiancati sottintendono che quel comune ha una parte di
territorio in zona rossa, e una
parte in zona gialla. Ad ogni buon conto la
cartina sottostante è quella redatta dagli organi competenti ed è visivamente esplicativa.
La
zona gialla è una zona immediatamente a ridosso di quella rossa, dove si stima,
confidando nelle statistiche, che non dovrebbe essere invasa dai micidiali
flussi piroclastici i cui limiti sono stati circoscritti appunto dalla linea Gurioli. Nella zona gialla il fenomeno temuto è quello della massiccia
pioggia di cenere e lapillo eruttati dal vulcano che, precipitando e ammassandosi
sui tetti in piano e magari recintati, determinerebbe in molti casi lo
sprofondamento dei solai di copertura con un probabile effetto domino su quelli sottostanti.
La
pericolosità della zona gialla è dettata dall’orientamento dei venti
stratosferici nel momento in cui dovesse verificarsi l'eruzione. Infatti, in rapporto alla direzione di
provenienza e alla velocità dei refoli, si andrebbe a formare una sorta di ellisse dove il fuoco sopravvento coinciderebbe all'incirca con la sorgente
craterica d’emissione.
La zona gialla si allunga in ragione della direzione dei venti stratosferici. |
Questi i comuni della Zona Gialla:
NAPOLI
|
SALERNO
|
AVELLINO
|
BENEVENTO
|
Acerra
|
Angri
|
Aiello del Sabato
|
Pannarano
|
Brusciano
|
Baronissi
|
Atripalda
|
|
Camposano
|
Bracigliano
|
Avella
|
|
Carbonara di Nola
|
Calvanico
|
Avellino
|
|
Casamarciano
|
Castel San Giorgio
|
Baiano
|
|
Casola di Napoli
|
Cava dei Tirreni
|
Capriglia Irpina
|
|
Castellammare di Stabia
|
Corbara
|
Cervinara
|
|
Castello di Cisterna
|
Fisciano
|
Cesinali
|
|
Cicciano
|
Mercato San Severino
|
Contrada
|
|
Cimitile
|
Nocera Inferiore
|
Domicella
|
|
Comiziano
|
Nocera Superiore
|
Forino
|
|
Gragnano
|
Pagani
|
Grottolella
|
|
Lettere
|
Pellezzano
|
Lauro
|
|
Liveri
|
Roccapiemonte
|
Manocalzati
|
|
Mariglianella
|
San Marzano sul Sarno
|
Marzano di Nola
|
|
Marigliano
|
San Valentino Torio
|
Mercogliano
|
|
Napoli quart. Barra
|
Sant’Egidio del Monte Albino
|
Monteforte Irpino
|
|
Napoli quart. Ponticelli
|
Sarno
|
Montefredane
|
|
Napoli quart. S. Giovanni
a Teduccio
|
Scafati
|
Montoro Inferiore
|
|
Nola
|
Siano
|
Montoro Superiore
|
|
Palma Campania
|
Tramonti
|
Moschiano
|
|
Pimonte
|
Mugnano del Cardinale
|
||
Poggiomarino
|
Ospedaletto d'Alpinolo
|
||
Pomigliano
d'Arco
|
Pago del Vallo di Lauro
|
||
Roccarainola
|
Pietrastornina
|
||
San Gennaro Vesuviano
|
Quadrelle
|
||
San Paolo Belsito
|
Quindici
|
||
San Vitaliano
|
San Martino Valle Caudina
|
||
Santa Maria la Carità
|
San Michele di Serino
|
||
Sant'Antonio Abate
|
San Potito Ultra
|
||
Saviano
|
Santa Lucia di Serino
|
||
Scisciano
|
Sant'Angelo a Scala
|
||
Striano
|
Santo Stefano del Sole
|
||
Tufino
|
Serino
|
||
Visciano
|
Sirignano
|
||
Volla
|
Sorbo Serpico
|
||
Solofra
|
|||
Sperone
|
|||
Summonte
|
|||
Taurano
|
C’è poi la zona blu, sovraimpressa per così dire alla zona
gialla, dove i due fenomeni solidi e liquidi si esaltano a vicenda. Nella zona blu infatti, sono possibili pericolosi fenomeni di allagamento e alluvionamento dovuti all’impermeabilizzazione dei suoli per la caduta di
ceneri fini e all’abbondanza di pioggia che segue generalmente gli eventi eruttivi.
Il picco depressivo dove potrebbero indirizzarsi e concentrarsi le acque meteoriche si trova nel
territorio di Nola, in quella che normalmente viene definita la fossa nolana. Chiaramente anche i paesi limitrofi che fanno parte di questo "bacino depresso" sarebbero coinvolti dall'innalzamento delle acque, in una misura rapportata oltre che dai millimetri di pioggia anche dalla capacità di deflusso offerta dai canali di smaltimento.
Questi i comuni, della provincia di Napoli che ricadono in Zona Blu :
Acerra
|
Marigliano
|
Brusciano
|
Nola
|
Camposano
|
Pomigliano d’arco
|
Castello di Cisterna
|
San paolo belsito
|
Cicciano
|
San vitaliano
|
Cimitile
|
Saviano
|
Mariglianella
|
Scisciano
|
Nola e Pomigliano d’Arco hanno la caratteristica o se vogliamo il primato di avere il loro
territorio contemporaneamente in zona rossa,gialla e blu.
Continua...
Continua...
In questa cartina sono evidenti le tre zone che caratterizzano i territori a rischio del vesuviano |
Nessun commento:
Posta un commento
malkohydepark@gmail.com